
Territorio
Economia in Basilicata: nel 2024 si è fermata
La relazione annuale della Banca d'Italia
Matera - lunedì 16 giugno 2025
17.03
"Dopo la lieve crescita dell'anno precedente, nel 2024 l'economia lucana ha ristagnato, risentendo in particolare della debolezza dell'attività nell'industria". Questa la sintesi del rapporto annuale dell'economia della Basilicata diffuso dalla Banca d'Italia. Secondo le stime dell'indicatore trimestrale dell'economia regionale (Iter) sviluppato dalla Banca d'Italia, l'attività economica si è ridotta dello 0,2 per cento a prezzi costanti, a fronte dell'incremento contenuto registrato nel Mezzogiorno e in Italia (rispettivamente 0,9 e 0,7 per cento).
Il settore auto, con la minore produzione della Stellantis di Melfi, ha avuto ripercussioni sui numeri complessivi. ''Nel 2024 l'andamento del settore industriale ha risentito soprattutto della forte riduzione della produzione del distretto dell'auto di Melfi - si legge nel rapporto di Bankitalia - che ha condizionato anche l'export regionale. Nell'estrattivo è aumentata la produzione di petrolio ma si è ridotta quella di gas naturale; nel complesso il valore della produzione è risultato in leggera flessione, soprattutto per effetto del calo delle quotazioni del gas. Nonostante la lieve riduzione del costo del credito l'accumulazione di capitale delle imprese industriali, dopo la contrazione del 2023, è stata debole, influenzata anche dal peggioramento del quadro congiunturale''.
Nelle costruzioni ''l'attività ha rallentato significativamente nel 2024'', anche a seguito del minore utilizzo dei bonus. L'attività del terziario ''è cresciuta in misura contenuta, sostenuta dal lieve aumento della domanda turistica''. Per l'agricoltura un anno difficile, soprattutto per le produzioni cerealicole. I riflessi della stagnazione si sono avuto sul mercato del lavoro, con un ''rallentamento'' che ''ha riguardato le principali forme contrattuali di lavoro dipendente ed è stato particolarmente intenso nell'industria in senso stretto, che ha risentito in misura maggiore del peggioramento del quadro congiunturale''.
L'anno scorso il reddito nominale delle famiglie lucane "ha continuato a crescere, anche se in misura meno intensa rispetto al biennio precedente, beneficiando dell'incremento del numero di occupati e delle retribuzioni''. Con la riduzione dell'inflazione, c'è stato ''un parziale recupero del potere d'acquisto'', ad ogni modo i consumi sono aumentati ''con intensità molto modesta''. Per quanto riguarda il mercato del credito, ''come nel resto del Paese, nel 2024 il maggiore utilizzo dei canali bancari digitali si è ancora accompagnato al ridimensionamento della rete regionale degli sportelli".
Il settore auto, con la minore produzione della Stellantis di Melfi, ha avuto ripercussioni sui numeri complessivi. ''Nel 2024 l'andamento del settore industriale ha risentito soprattutto della forte riduzione della produzione del distretto dell'auto di Melfi - si legge nel rapporto di Bankitalia - che ha condizionato anche l'export regionale. Nell'estrattivo è aumentata la produzione di petrolio ma si è ridotta quella di gas naturale; nel complesso il valore della produzione è risultato in leggera flessione, soprattutto per effetto del calo delle quotazioni del gas. Nonostante la lieve riduzione del costo del credito l'accumulazione di capitale delle imprese industriali, dopo la contrazione del 2023, è stata debole, influenzata anche dal peggioramento del quadro congiunturale''.
Nelle costruzioni ''l'attività ha rallentato significativamente nel 2024'', anche a seguito del minore utilizzo dei bonus. L'attività del terziario ''è cresciuta in misura contenuta, sostenuta dal lieve aumento della domanda turistica''. Per l'agricoltura un anno difficile, soprattutto per le produzioni cerealicole. I riflessi della stagnazione si sono avuto sul mercato del lavoro, con un ''rallentamento'' che ''ha riguardato le principali forme contrattuali di lavoro dipendente ed è stato particolarmente intenso nell'industria in senso stretto, che ha risentito in misura maggiore del peggioramento del quadro congiunturale''.
L'anno scorso il reddito nominale delle famiglie lucane "ha continuato a crescere, anche se in misura meno intensa rispetto al biennio precedente, beneficiando dell'incremento del numero di occupati e delle retribuzioni''. Con la riduzione dell'inflazione, c'è stato ''un parziale recupero del potere d'acquisto'', ad ogni modo i consumi sono aumentati ''con intensità molto modesta''. Per quanto riguarda il mercato del credito, ''come nel resto del Paese, nel 2024 il maggiore utilizzo dei canali bancari digitali si è ancora accompagnato al ridimensionamento della rete regionale degli sportelli".