
Territorio
Bosco Pantano, progetto di valorizzazione
Per migliorare fruizione naturalistica e per la didattica
Matera - lunedì 19 maggio 2025
9.08
Nel dipartimento ambiente della Regione Basilicata nei giorni scorsi è stato firmato il verbale di consegna per l'affidamento dei lavori di rinaturalizzazione del bosco Pantano di Policoro (Matera), in base a un progetto finanziato con il programma Inngreenpaf dei fondi Poc - Fesr Basilicata. Presenti i rappresentanti di Wwf, che gestisce la riserva protetta e l'oasi di bosco Pantano, di Università della Basilicata e, ovviamente, della Regione.
L'iniziativa rientra nel primo stralcio del più ampio progetto di rivitalizzazione e valorizzazione dell'importante biotopo del bosco Pantano, ultimo lembo di foresta planiziale dell'Italia meridionale, considerato un vero e proprio ''fossile ambientale'' scampato alle bonifiche selvagge e all'intensificazione agricola del secolo scorso. Si tratta di un'importantissima area naturale protetta, istituita nel 1999 e sito della Rete Natura 2000, sottoposta ai vincoli di Zona speciale di conservazione (Zsc) e Zona di protezione speciale (Zps). Le attività prevedono il ripristino della funzionalità degli habitat, mitigando gli effetti delle attività umane. Particolare attenzione verrà dedicata alla ricostituzione ecologica del bosco igrofilo, sia in termini vegetazionali che faunistici. Ulteriore attenzione sarà dedicata anche alla fruizione e all'ampliamento dell'offerta didattica, in relazione alla crescita esponenziale dei numerosi visitatori che affluiscono per interessi esclusivamente didattici o ludici nei diversi periodi dell'anno.
"Il bosco Pantano - ha detto l'assessore regionale all'ambiente Laura Mongiello - è un'area di grande interesse scientifico e paesaggistico che va necessariamente preservata in un quadro più complessivo di tutela del capitale naturale lucano. Da azioni come queste passa il futuro del nostro pianeta e delle future generazioni. Oltretutto, investire nella rinaturalizzazione e nella tutela di questi luoghi significa anche generare vantaggi sociali ed economici, valorizzando il bene comune in quanto patrimonio inalienabile''.
L'iniziativa rientra nel primo stralcio del più ampio progetto di rivitalizzazione e valorizzazione dell'importante biotopo del bosco Pantano, ultimo lembo di foresta planiziale dell'Italia meridionale, considerato un vero e proprio ''fossile ambientale'' scampato alle bonifiche selvagge e all'intensificazione agricola del secolo scorso. Si tratta di un'importantissima area naturale protetta, istituita nel 1999 e sito della Rete Natura 2000, sottoposta ai vincoli di Zona speciale di conservazione (Zsc) e Zona di protezione speciale (Zps). Le attività prevedono il ripristino della funzionalità degli habitat, mitigando gli effetti delle attività umane. Particolare attenzione verrà dedicata alla ricostituzione ecologica del bosco igrofilo, sia in termini vegetazionali che faunistici. Ulteriore attenzione sarà dedicata anche alla fruizione e all'ampliamento dell'offerta didattica, in relazione alla crescita esponenziale dei numerosi visitatori che affluiscono per interessi esclusivamente didattici o ludici nei diversi periodi dell'anno.
"Il bosco Pantano - ha detto l'assessore regionale all'ambiente Laura Mongiello - è un'area di grande interesse scientifico e paesaggistico che va necessariamente preservata in un quadro più complessivo di tutela del capitale naturale lucano. Da azioni come queste passa il futuro del nostro pianeta e delle future generazioni. Oltretutto, investire nella rinaturalizzazione e nella tutela di questi luoghi significa anche generare vantaggi sociali ed economici, valorizzando il bene comune in quanto patrimonio inalienabile''.